Periodo "Tessi-Arte" (1977-1979)
Una esasperata tessitura di larga vena creativa: forme, immagini, linee nere scavate nella materia che appare spesso camosciata, vista come attraverso una diabolica fantasia.
I personaggi compaiono con smorfie di sofferenza in un affollarsi d’ogni sorta di elementi della realtà che è trasformata in un insieme di contorsioni dall’aspetto impetuoso e drammatico. Una possente esaltazione dell’immaginario più che fantastica di sorprendente forza nella visionara limpidezza. Tele di ragno infoltite con irruenza e con incantesimo e sogno tutt’altro che notturno, dallo splendore d’una manifattura d’insieme compiuta con la globalità dell’infinito estro, e sembrano manufatti pervenuti da un luogo dell’universo per inebriare l’uomo.
Si vedono diabolici volti giganti d’una varietà espressiva; qualche animale strano della preistoria; sterpi e fogliame; girini e insetti; animali marini e dragoni della morte in un agglomerato infettato.
Spesso appaiono elementi mistici da redenzione; croci visibili e demoni indistinguibili; forconi da guerriglia di tratteggiate spine nere; teschi o simili; micro-forme dai toni bianchi che con altri toni completano la luminosità della matematica architettura tessuta e impastata con sudore e sangue in un’odissea tangibile d’un olocausto da perdizione.
Nunzio Perrucci
(N. 100 opere - cm 65x90)